Il Centro ModaCult è stato fondato nel 1996 da Laura Bovone, direttrice fino al 2018, nel solco della tradizione del Dipartimento di Sociologia e della Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Nel momento della sua fondazione i “fashion studies” non erano ancora praticati in Italia e il gruppo fondatore di ModaCult era orientato allo studio della produzione culturale in senso lato, che comprende tutti i processi e prodotti che devono il loro valore economico e sociale principalmente al contenuto simbolico incorporato: dal sistema massmediatico, cioè l’industria culturale classica, al sistema della produzione artistica o artigianale, alla sempre più ampia gamma delle imprese grandi e piccole che producono beni materiali d’immagine (moda, arredamento), occasioni per il tempo libero e l’intrattenimento, servizi di comunicazione che a loro volta incrementano il contenuto simbolico di ogni tipo di beni. La cultura, dunque, come motore della tarda modernità, e perciò da studiare non solo in astratto come insieme di valori, istituzioni, modelli maggioritari, ma nelle sue declinazioni più materiali e articolazioni professionali, nonché nei processi di resistenza al mainstream individuabili nella quotidianità. Questo approccio era evidentemente debitore, in modo sempre più consapevole e palese, agli studi culturali di stampo anglosassone e all’attenzione da essi dedicata alla cosiddetta “popular culture”, non più banalmente subordinata ma dialetticamente protagonista della scena creativa, e perciò al consumo di oggetti culturali, attività non più vista come passiva ma foriera di nuovi significati.
La specializzazione di ModaCult nel campo della moda è senz’altro dovuta alla sua collocazione nella Milano di fine Millennio e all’importanza del settore e delle sue professioni nell’economia e nella vita cittadina, cui è dedicata la gran parte delle ricerche condotte in questi anni.
Se questo è l’inizio, i titoli dei convegni annuali e delle pubblicazioni testimoniano un sempre più stretto collegamento del centro con i Fashion Studies internazionali, i suoi cultori e temi emergenti: dal consumo di moda alle professioni, dal rapporto con il genere al rapporto con l’arte, fino al dibattito più recente centrato sul digitale, la sharing economy e la questione diventata dominante della sostenibilità.