Università Cattolica del Sacro Cuore

Sirtori Marco, Lector in musica. Libri e lettori nel melodramma di Sette e Ottocento.

Libri

Marco Sirtori, Lector in musica. Libri e lettori nel melodramma di Sette e Ottocento, Venezia, Marsilio, 2006, pp. 191.

 

 

Il volume di Marco Sirtori propone un’avvincente indagine sulla figura del lector in musica, personaggio ricorrente nel melodramma di Sette e Ottocento con una tale frequenza da suggerirne un sistematico censimento. Si tratta di una “tipologia di dramatis personae che, se studiata nelle sue fonti e innumerevoli varianti, può rivelare dettagli preziosi sui meccanismi di costruzione dei libretti e mostrare le modalità di rielaborazione di tematiche sociali e culturali” (p. 10). Il teatro musicale sembra intrattenere, infatti, un rapporto “ambiguo” con la società del proprio tempo, riproducendone e deformandone gli aspetti più evidenti, ai fini di una “divertita divulgazione” di temi e dibattiti che impegnano i letterati. Il personaggio che entra in scena immerso in un libro abita, dunque, i libretti dei grandi autori sette-ottocenteschi, testimoniando una rivoluzione della lettura che si realizza a cavallo tra i due secoli, da pratica di gruppo dei cenacoli letterari dell’Illuminismo europeo a manifestazione quotidiana delle aspirazioni della classe borghese.
Uno studio tematologico su un oggetto rilevante come il libro (ma anche il lettore e le diverse forme di fruizione del sapere) può chiarire nuovi aspetti dell’integrazione tra la cultura ufficiale delle Accademie, dei salotti, dei ristretti circoli di eruditi ed una società che si rispecchia, complessivamente, in un genere letterario di secondo grado, come il libretto d’opera. La commedia per musica settecentesca diviene specchio di consuetudini della vita privata ed i librettisti operano collegando motivi ricorrenti ed assemblando elementi tratti dalla tradizione di genere. Inserito in questo orizzonte, il lector in musica si rivela un utile strumento interpretativo: se da un lato è un mezzo di ridicolizzazione dei nuovi generi prediletti dalla borghesia (primo fra tutti, il romanzo), dall’altro inaugura una parodia della cultura elitaria, opponendo allo studio assiduo dei classici una formazione pragmatica e disinvolta del “nuovo” lettore. Ecco dunque che un’attenta ricognizione del melodramma condotta su un motivo culturale ricorrente (personaggio in relazione con il libro) permette a Sirtori di ricostruire complessi rapporti fra teatro “maggiore” e “minore”, fra letteratura “alta” e generi consumo.
Il volume si articola in cinque capitoli, ognuno dei quali si sofferma su una tipologia particolare di lector e sui diversi ruoli che questo personaggio riveste nelle pagine dei maggiori librettisti sette-ottocenteschi, come Goldoni, Gozzi, Da Ponte, Romani e Ferretti. Tuttavia, l’analisi si estende anche allo sterminato repertorio della librettistica nel suo complesso, non trascurando gli autori minori, produttori di fonti preziose per delineare i tratti fondamentali del rapporto tra palcoscenico ed uditorio tra Sette e Ottocento. Dal XVIII secolo, infatti, il personaggio in lettura entra in scena sotto spoglie diverse: Don Chisciotte, filosofo ignorante, studente sciocco, preziosa ridicola, filosofessa ammaestrata, maestra, Armida immaginaria. Il motivo si presta a diventare “un catalizzatore di questioni antiche”come la falsa erudizione e di polemiche attuali quali la lotta contro il pensiero dei libertini e l’avversione alla moderna letteratura empatica.
Ma su tutte le tipologie di lectores in musica prevalgono sicuramente quelle femminili, laddove il topos viene impiegato per denunciare l’insorgenza di generi letterari e il profilarsi di un pubblico nuovo, costituito in prevalenza da donne. Molte di queste sono divoratrici di romanzi che usano il libro come strumento d’emancipazione dalle strette della cultura maschile, altre, come la Donna Elvira mozartiana, rileggono in modo romanzesco la propria vita, assumendo in un linguaggio volutamente letterario i meccanismi identificativi di una lettura empatica. Attraverso una puntuale ricognizione delle fonti librettistiche, Sirtori ci presenta, dunque, una società in mutamento, una rivoluzione culturale, che i travestimenti di lettrici e lettori in scena raccontano con un’irriverente leggerezza densa di significati.

Arianna Frattali

Autore: Sirtori

Anno: 2006