Benchè la vita non sia sempre stata facile per il teatro nel mondo cristiano, l'impronta cristiana e il grande codice del suo testo fondativo, la Sacra Scrittura, hanno segnato profondamente la cultura teatrale dell'Occidente.
La radicale rifondazione del teatro nel corso del Novecento e del primo Duemila, introdotta dal nuovo orizzonte comunicativo, il ripensamento teorico dello statuto del teatro, i fermenti di sperimentazione espressiva, liberi come non mai, la contemporaneità di tutte le tematiche, hanno favorito un non conformistico incontro. Superando ogni riduttiva strumentalità didascalica o apologetica, sono emersi con forza i nuclei di convergenza e analogia.
La riflessione sul teatro ha puntato molto negli ultimi decenni, infatti, sull'idea di "scena necessaria", come "esperienza", nel senso affine all'esperienza del rito, sulla "parola partecipata", sul "corpo" rivalutato in un'antropologia unitaria della "singolarità" della persona espressa dall'attore, sul "pubblico-coro e comunità".

Annamaria Cascetta, p. 240.