Università Cattolica del Sacro Cuore

LT Linguaggi dei media - Laboratorio di Creazione scenica

Laboratorio di Creazione Scenica

DOCENTE

Domenico Ferrari. Drammaturgo, animatore culturale, operatore di teatro in contesti di fragilità sociale e di comunità. 

 

OBIETTIVO DEL CORSO E RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

Il laboratorio ha come obiettivo la sperimentazione di creazioni sceniche (ideazione, progettazione, prove, realizzazione) a partire da uno specifico tema di lavoro.
Grazie al processo laboratoriale, gli studenti:

  • conosceranno la pluralità di linguaggi alla base della creazione scenica e gli elementi di base della composizione drammaturgica;
  • osserveranno le dinamiche proprie di un processo di creazione scenica collettiva le i ruoli e le funzioni necessarie alla realizzazione;
  • riconosceranno l’influenza delle dimensioni cognitive, emotive, relazionali sulle pratiche creative e performative;
  • utilizzeranno i differenti canali espressivi e comunicativi propri della pratica teatrale;
  • praticheranno un processo creativo e produttivo di gruppo, attraversando tutte le fasi, dall’ideazione, alla progettazione, alla realizzazione;
  • comporranno testi drammaturgici autonomi a partire dalla ricerca, selezione critica e rielaborazione di materiali inerenti il tema di lavoro;
  • assumeranno in maniera critica l’incidenza della responsabilità individuale sul successo dell’esito creativo collettivo.

 

CONTENUTI

Il lavoro di creazione scenica collettiva nell’a.a. 2023/2024 affronterà il tema della ricchezza e della povertà così come vengono vissuta e percepita nella società contemporanea.

POVERI RICCHI - Ricchezza e povertà alla prova.

La nostra è l’età delle diseguaglianze.

La società in cui viviamo è più che mai caratterizzata da una forbice sociale ed economica che separa le fasce più alte della popolazione da quelle più basse.

La ricchezza è sempre più ricca e la povertà è sempre più povera.

Non è certo compito del teatro quello di elaborare soluzioni a problemi complessi che non gli competono. Ma, in quanto arte della comunità, il teatro ha l’urgenza di raccontare la realtà, di elaborare immaginari che siano innesco di riflessione e di critica.

Molto spesso il teatro ha portato sul palcoscenico affreschi della società con tutte le sue sfumature e contraddizioni. Un esempio tra tutti l’iconica opera dialettale di Giuseppe Bertolazzi El Nos Milan (più volte messo in scena da Strehler e recentemente riproposto da Serena Sinigaglia al teatro Carcano), non a caso diviso in due parti: La Povera Gente e i Signori.

Ecco dunque la volontà di raccontare ricchezza e povertà così come la percepiscono dei ragazzi di vent’anni, nel concreto delle loro vite, nelle strade che percorrono, nei quartieri in cui vivono, nei posti che frequentano, nei loro orizzonti relazionali e anche digitali.

Quello che vogliamo fare è un viaggio tra gli estremi della nostra società, fatto con ironia e spirito critico, per attivare sguardi differenti, laterali, creativi, che non si incaglino negli stereotipi e che spingano infine a porsi nuove e più profonde domande: cosa definisce realmente la povertà o la ricchezza? Quali sono i loro confini reali e simbolici? Cosa di esse è manifesto e cosa è invisibile? Conosciamo davvero la realtà in cui vivono i tanti super poveri e i pochi super ricchi? Cosa succede in noi quando tocchiamo queste realtà?

DIDATTICA

Ciascun incontro di laboratorio prevede un lavoro di training (individuale e di gruppo) funzionale alla sperimentazione del lavoro attorale, ed un lavoro improvvisativo e di creazione scenica funzionale alla realizzazione dello spettacolo finale.

Attraverso la creazione di performance, ciascun partecipante ha la possibilità di mettere alla prova le proprie abilità performative e, sulla base di queste, di assumere uno specifico ruolo nell’elaborazione dell’esito finale.

Il laboratorio prevede pertanto che:

  • ciascun partecipante elabori a piccolo gruppo un corto sul tema annuale;
  • a partire dai corti prodotti e dalle improvvisazioni svolte in laboratorio tutti i partecipanti, con diversi ruoli dentro e fuori la scena, prendano parte allo spettacolo finale.

 

METODO E CRITERI DI VALUTAZIONE

Data la natura del laboratorio, oggetto di valutazione in itinere saranno la partecipazione attiva e propositiva dei partecipanti e le improvvisazioni in sottogruppi. Si prenderanno in considerazione le competenze sviluppate in relazione allo svolgimento del percorso e la realizzazione del prodotto spettacolare finale. La valutazione verrà espressa in termini di presenza alle lezioni; trattandosi di un lavoro di laboratorio e non di lezione frontale, la presenza è indispensabile.

 

CALENDARIO

26 febbraio 2024 ore 14.30-16.30 presso laboratorio Apollonio via s. Agnese 2

6 marzo 2024 ore 14.30-16.30 presso laboratorio Apollonio via s. Agnese 2

11 marzo 2024 ore 14.30-16.30 presso laboratorio Apollonio via s. Agnese 2

18 marzo 2024 ore 14.30-16.30 presso laboratorio Apollonio via s. Agnese 2

25 marzo 2024 ore 14.30-16.30 presso laboratorio Apollonio via s. Agnese 2

8 aprile 2024 ore 14.30-16.30 presso laboratorio Apollonio via s. Agnese 2

15 aprile 2024 ore 14.30-16.30 presso laboratorio Apollonio via s. Agnese 2

22 aprile 2024 ore 14.30-16.30 presso laboratorio Apollonio via s. Agnese 2

29 aprile 2024 ore 14.30-16.30 presso laboratorio Apollonio via s. Agnese 2

 

6 maggio 2024 ore 14.30-17.30 spettacolo finale presso laboratorio Apollonio via s. Agnese 2