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Salute preconcezionale e benessere psicofisico

Federico Tonioni | 14 marzo 2023

Salute preconcezionale e benessere psicofisico

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La cura della salute preconcezionale è estremamente importante perché tutto ciò che riguarda questa sfera della salute include fasi importanti della vita come il concepimento, la nascita e il periodo postnatale. Questo concetto è fondamentale anche per favorire il benessere e lo sviluppo futuro del bambino. Basti pensare come, prima ancora di nascere fisicamente con il parto, noi nasciamo come ideale nella mente di mamma e papà.

Al momento della nascita entrambi i genitori proiettano sul figlio ciò che avevano idealizzato prima, proiettano loro stessi e cercano sé stessi in ogni aspetto e azione del proprio bambino. Infatti, i genitori cercano nella quotidianità del bambino, durante il gioco, nei suoi comportamenti e azioni, qualsiasi aspetto che possa soddisfare le loro aspettative e, soprattutto, ritrovare una parte di loro stessi. Tale operazione psicologica e mentale che il genitore compie può essere schiacciante, perché il bambino è posto sotto pressione a causa del timore di poter deludere i propri genitori.

È naturale da parte dei genitori cercare sé stessi nei figli, ma è anche estremamente importante dare la possibilità al bambino di avere uno spazio intermedio tra le aspettative dei genitori e la propria identità, senza essere esclusivamente il risultato di come i genitori lo hanno immaginato, perché è proprio in quello spazio intermedio che il bambino può mostrare la propria identità. Bisogna, pertanto, fornire al bambino la possibilità di essere spontaneo e - attraverso la spontaneità - meravigliare i genitori in modo da permettere lo sviluppo della sua individualità: così il bambino crea la propria identità e autostima. Nello specifico, un bambino che dice “no” al genitore non deve essere considerato un bambino ribelle o disobbediente, ma un bambino che si fida così tanto dell’amore dei propri genitori da essere sicuro di poter trasgredire. I genitori devono comprendere che tutto ciò che viene offerto ai figli non deve essere merce di scambio e che non bisogna aspettarsi nulla in cambio rispetto a ciò che viene dato al proprio figlio perché ciò farebbe pensare al bambino di avere sempre un debito con l’ambiente che lo circonda e che lo ha cresciuto. Il bambino, nel trasgredire o nel dire una bugia, si assume una grande responsabilità, perché è deludendo le aspettative di mamma e papà che riesce a sviluppare la propria identità. Un bambino che trasgredisce è, paradossalmente, un bambino che si sente più amato e ha maggiore autostima rispetto a un bambino che non sa dire di “no” e che non dice bugie.

È fondamentale tenere presente come lo sviluppo dell’autostima nei bambini non derivi soltanto dalle prestazioni sportive o scolastiche, ma è strettamente correlato con l’esperienza di sentirsi amati: un bambino sviluppa l’autostima dal sentirsi così sicuro dell’amore dei genitori da poter trasgredire. Questo accade non tanto nel periodo dell’infanzia, ma soprattutto in quello dell’adolescenza. In questo periodo non esiste più il bambino ideale ma, attraverso i “no”, l’adolescente crea una distanza dai genitori che gli è necessaria per poter sviluppare la propria identità e indispensabile per crescere; d’altro canto, un genitore può accompagnare il figlio in questo percorso di crescita solo con la fiducia e non con il controllo. 

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