Oncofertilità
Overview
Negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti nella cura delle malattie oncologiche. Oggi si stima che il tasso di sopravvivenza a 5 anni sia intorno al 65% e per alcune forme tumorali (linfomi e tumore mammario) superiore all’85%. Ogni anno nel nostro Paese circa 8.000 cittadini under 40 (5.000 donne e 3.000 uomini) presentano una patologia tumorale ovvero 30 ogni giorno, pari a circa il 3% del numero totale delle nuove diagnosi. Di fronte a questi dati appare chiaro come l’oncologo non possa più limitarsi ad occuparsi della sola sopravvivenza del/della paziente, ma debba farsi carico anche della sua qualità di vita con uno sguardo attento al suo futuro e, per i/le più giovani, alla possibilità di avere figli.
Le raccomandazioni dell’ASCO (American Society of Clinical Oncology) sulla preservazione della fertilità nelle pazienti oncologiche sottolineano l’importanza di discutere con le pazienti in età fertile il rischio di infertilità e di indirizzarle ad uno specialista per valutare le possibilità di preservazione della fertilità. Introdurre il tema della fertilità al momento della diagnosi permette alla paziente di avere il tempo per riflettere, raccogliere informazioni e decidere se sottoporsi ad un trattamento di preservazione della fertilità. Questa possibilità di scelta andrebbe offerta a tutte le donne in età fertile, indipendentemente dal trattamento a cui si sottoporranno e dalla loro storia procreativa. La fertilità, infatti, fa parte della vita di una giovane donna a prescindere dai suoi progetti di maternità. La paziente giovane va informata sull’esistenza di tecniche che consentono di preservare la fertilità. Tra queste tecniche vengono indicate: la chirurgia conservativa degli organi dedicati alla riproduzione; l’utilizzo degli analoghi GnRH che proteggono le ovaie durante la chemioterapia; la crioconservazione degli ovociti o del tessuto ovarico.
È nata così una nuova disciplina medica che unisce l’oncologia e la medicina della riproduzione: l’oncofertilità. Lo specialista ginecologo, oncologo, psicologo e biologo con competenze specifiche nell’ambito dei trattamenti per l’infertilità, si occupa di tutti i temi legati alla fertilità e alla riproduzione in oncologia: preservazione della fertilità, ricerca di gravidanza dopo tumore e tumore in gravidanza. Per tale motivo, nel marzo del 2018 si è ritenuto necessario istituire anche presso la Fondazione Policlinico Gemelli un Percorso clinico Assistenziale di Preservazione della Fertilità dedicato alle donne che si trovano in questa situazione, per accompagnarle nella scelta terapeutica e nella successiva gestione della gravidanza.
Ambulatorio di oncofertilità
DOVE SIAMO
Policlinico A. Gemelli
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