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Infertilità

Overview

Secondo il Rapporto Infertility prevalence estimates, 1990–2021, pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2023 (https://www.who.int/publications/i/item/978920068315), la prevalenza del tasso di infertilità è - a livello mondiale - in continua crescita. Il Rapporto riporta i dati di una metanalisi di 133 studi condotti tra il 1990 e il 2021 in vari Paesi. Alla luce dei risultati dello studio, circa il 17,5% della popolazione adulta presenta una condizione di infertilità (17,8% nei Paesi ad alto reddito; 16,5% nei Paesi a basso e medio reddito). Nonostante l’entità del problema, le strategie di promozione della salute preconcezionale e di prevenzione, diagnosi e trattamento dell’infertilità non sono ampiamente diffuse e accessibili. Sebbene il Rapporto non indaghi le cause del fenomeno, il più alto tasso di infertilità nei Paesi ad alto reddito conferma il rapporto eziologico tra esposizione ad inquinamento ambientale e accrescimento del rischio di infertilità o ipofertilità, così come tra stili di vita e predisposizione ad infertilità. 

È, d’altra parte noto, che tra i fattori di rischio di infertilità nella donna vi sono – accanto al fattore “età” – l’inquinamento dell’ambiente di vita e di lavoro, gli stili di vita (alimentazione; attività fisica) e i comportamenti a rischio (consumo di fumo, alcol, droghe). Il fattore “età” è, però, il più rilevante. Il modificarsi delle abitudini di vita e del contesto sociale ha portato allo spostamento in avanti dell’età di ricerca della prima gravidanza con il progressivo avvicinarsi dell’età in cui comincia a ridursi la fertilità e ad aumentare l’abortività.

L’aumento del tempo che intercorre tra l’inizio dell’attività sessuale e la ricerca della prima gravidanza fa sì che ci sia una maggiore esposizione alle malattie sessualmente trasmesse e agli effetti collaterali di contraccettivi e/o abortivi e all’aggravamento di patologie benigne e maligne dell’apparato riproduttivo.

(Linda J. Heffner, Advanced Maternal Age — How Old Is Too Old?  N Engl J Med 2004; 351:1927-1929. DOI: 10.1056/NEJMp048087)

Il fattore “età” ha un ruolo meno rilevante - anche se non del tutto assente - nell’infertilità maschile. L’inquinamento dell’ambiente di vita e di lavoro, gli stili di vita, i comportamenti a rischio e le patologie dell’apparato riproduttivo svolgono un ruolo importante nell’insorgenza di condizioni di infertilità.  

(A Systemic Review on Use of Medicinal Plant for Management of Male Infertility, Thakur A, Sahu D,  Kaur K, et al. Jorunal of Natural Remedies.DOI: 10.18311/jnr/2024/35142)

 

 

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