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Sovrappeso, obesità e fertilità

Drieda Zace | 23 marzo 2023

Sovrappeso, obesità e fertilità

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Il sovrappeso e l'obesità rappresentano due grandi problematiche non soltanto di salute pubblica, ma anche di salute globale. Si definisce sovrappeso un indice di massa corporea (BMI) superiore a 25, mentre l’obesità viene diagnosticata quando il BMI supera il valore di 30.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), a partire dal 1975 l'obesità è triplicata, arrivando a interessare 1,9 miliardi di adulti, circa il 13% della popolazione mondiale. Inoltre, la World Obesity Federation prevede che - entro il 2035 - metà della popolazione globale sarà obesa. Gli stili di vita e le abitudini alimentari sono fattori determinanti per lo sviluppo di sovrappeso e obesità, e questi, a loro volta, influenzano negativamente la fertilità. Le problematiche legate al peso corporeo, infatti, hanno impatti rilevanti non solo sul concepimento ma anche sul corso della gravidanza e sulla salute a lungo termine della madre e del bambino.

I meccanismi che determinano il modo in cui l'obesità è associata alla fertilità sono stati affrontati nella letteratura scientifica in modo specifico. A livello molecolare, il tessuto adiposo produce citochine, tra cui un sottogruppo chiamato adipochine, che agiscono direttamente sulla fertilità. Elevati livelli di tessuto adiposo sono inoltre associati alla sindrome dell'ovaio policistico, una condizione che può compromettere la fertilità. Nelle donne in sovrappeso o obese, il liquido follicolare, essenziale per il corretto sviluppo dei follicoli ovarici, presenta caratteristiche alterate, influenzando negativamente la fertilità. È importante sottolineare come il sovrappeso e l'obesità non solo vanno ad influenzare la fertilità ma hanno un impatto considerevole sulla gravidanza, determinando un aumento del rischio di intolleranza al glucosio, di ipertensione gestazionale, di preeclampsia o di prematurità. Inoltre, possono impattare sulla salute generale della madre, diventando fattori di rischio per ipertensione, diabete o altre patologie. Negli studi “A comprehensive assessment of preconception health needs and interventions regarding women of childbearing age: a systematic review” e “Knowledge, attitudes, and health status of childbearing age young women regarding preconception health - an Italian survey”, condotti dal Centro di Ricerca e Studi sulla Salute Procreativa, è stato analizzato l’impatto che la conoscenza sulla salute preconcezionale, le abitudini e lo stato di salute delle donne in età fertile hanno sulla loro fertilità. In un'indagine condotta su 340 donne di età compresa tra 18 e 25 anni, è emerso che più della metà aveva un BMI nella fascia normale (18-25), una parte era in sovrappeso e una piccola percentuale risultava obesa, mentre poco più del 10% era sottopeso, una condizione che - come il sovrappeso - può influenzare negativamente la fertilità. I risultati di questo studio hanno evidenziato una correlazione tra BMI e conoscenze sulla fertilità e la salute preconcezionale. Le donne con un BMI normale avevano una maggiore consapevolezza riguardo la fertilità e la salute preconcezionale. Questi risultati suggeriscono che interventi educativi mirati, orientati a sensibilizzare le donne sui rischi del sovrappeso e dell’obesità, possono migliorare la loro salute complessiva e ottimizzare la fertilità. Tali interventi formativi sono dunque fondamentali per prevenire problematiche legate al peso e favorire uno stato di salute ideale per il concepimento e la gravidanza.

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