Negli ultimi anni, le terapie antitumorali hanno migliorato significativamente la sopravvivenza dei pazienti affetti da cancro estendendo l'orizzonte dell'aspettativa di vita a lungo termine e la possibilità di diventare genitori. Tuttavia, i trattamenti antiblastici sono associati ad un alto rischio di infertilità temporanea o permanente. Comunque, i trattamenti antitumorali che incidono sulla capacità riproduttiva non sono più un ostacolo insormontabile per diventare genitori: i trattamenti di preservazione della fertilità, come la crioconservazione del tessuto ovarico, garantiscono - oggi - un "futuro fertile" anche ai giovani sopravvissuti al cancro. Questo studio trasversale esplora le conoscenze, le attitudini e le prospettive delle giovani affetti da cancro, che sono desiderose di avere figli, per quanto riguarda la fertilità e le questioni legate alla gravidanza dopo aver sconfitto il cancro.
L'obiettivo primario di questo studio è quello di indagare le conoscenze sulla preservazione della fertilità delle donne con una diagnosi di patologia oncologica prima di iniziare i trattamenti oncologici. Tra gli obiettivi, vi sono: 1. Indagare i fattori associati alle intenzioni delle donne con una diagnosi di patologia oncologica che intendono iniziare una procedura di conservazione della fertilità; 2. Valutare le attitudini delle donne nei confronti delle procedure di preservazione della fertilità; 3. Valutare eventuali ripercussioni della patologia oncologica sulla vita personale delle donne.
Verranno reclutate 372 donne in età fertile, con qualsiasi tipo di patologia oncologica e che sono state programmate per una consultazione riguardante la preservazione della fertilità presso la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, IRCCS.