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ONU: l’inesorabile riduzione della fertilità globale

Rapporto annuale | 17 febbraio 2025

ONU: l’inesorabile riduzione della fertilità globale

New York, 2025 – Secondo il nuovo World Fertility Report 2024 pubblicato dalle Nazioni Unite, la fertilità globale è scesa a 2,2 figli per donna nel 2024, rispetto ai 5 figli per donna negli anni ‘60. La tendenza al ribasso continuerà, con un valore previsto di 1,8 figli per donna entro il 2100.

La ricerca evidenzia che oltre il 55% dei Paesi, che rappresenta più di due terzi della popolazione mondiale, ha già una fertilità inferiore al livello di sostituzione. "Fertilità inferiore al livello di sostituzione" significa che il numero medio di figli per donna è inferiore a 2,1 ovvero il valore necessario affinché una popolazione rimanga stabile nel lungo periodo, senza considerare l'immigrazione.

Perché il livello di sostituzione è 2,1 e non 2,0?

Per sostituire sé stessa ogni coppia dovrebbe avere 2 figli, ma - poiché non tutti i bambini arrivano all’età adulta a causa della mortalità infantile e di altri fattori - il tasso di fertilità di 2,1 figli per donna è considerato sufficiente per mantenere costante la popolazione nelle società con bassa mortalità.

Se un Paese ha un tasso di fertilità inferiore a 2,1 per un periodo prolungato, si assiste a tre fenomeni:

  • la popolazione inizia a diminuire, a meno che non ci sia immigrazione;
  • l’età media della popolazione aumenta con importanti conseguenze, tra cui la carenza di forza lavoro e l’aumento della spesa pensionistica;
  • si riduce il numero di giovani con effetti sull’economia, l’istruzione e l’innovazione.

Tra i Paesi con fertilità inferiore al livello di sostituzione vi sono: India, Cina, Stati Uniti, Brasile e Russia. Inoltre, il calo della fertilità è particolarmente evidente in alcuni Paesi asiatici, ovvero luoghi in cui i tassi hanno raggiunto livelli negativi record. Cina, Corea del Sud, Singapore e Ucraina registrano meno di 1 figlio per donna. Questo fenomeno sta portando al rapido invecchiamento della popolazione e alla drammatica riduzione della forza lavoro.

Tra le principali cause del calo globale della fertilità vi sono:

  • migliore istruzione e occupazione femminile, che porta le donne a voler posticipare e/o ridurre il numero di figli
  • costi elevati per l’educazione e la crescita dei figli, specialmente nei Paesi più sviluppati;
  • mancanza di supporto per la genitorialità, come congedi parentali adeguati e servizi per l’infanzia.

Nonostante il calo generale, alcuni Paesi - principalmente dell’Africa subsahariana - continuano a registrare alti tassi di fertilità con oltre 4 figli per donna. Tuttavia, anche qui, si sta assistendo a una graduale diminuzione. E, per il 2054, il World Fertility Report 2024 prevede un tasso di fertilità inferiore a 2,1 figli per donna in quasi tutti i Paesi.

Al fine di contrastare le conseguenze della bassa natalità, i Governi e i diversi decision-makers dovrebbero implementare - secondo il Rapporto - le politiche a sostegno delle famiglie, fare in modo che vi sia parità tra uomo e donna nello svolgimento del lavoro domestico e garantire accesso universale a tutto ciò che concerne la tutela della salute riproduttiva.

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