Al Nord hanno tassi di occupazione femminile più vicini alla media Ue. Sud e Isole ben al di sotto del 51% nazionale. In Calabria, Campania e Sicilia lavora una donna su tre
di Valentina Melis, Il Sole 24 Ore, 04 Marzo 2024
Il lavoro delle donne in Italia fa lenti passi avanti e le occupate hanno raggiunto quota dieci milioni, ma ci sono ancora forti disparità territoriali fra il Nord e il Sud del Paese.
Come ha notato l'Istat nel suo Rapporto 2023, negli ultimi dieci anni il numero delle lavoratrici è aumentato di quasi un milione e l'incidenza delle donne sugli occupati è salita dal 39,4 al 42,2 per cento. Nonostante questi progressi - nota l'Istituto di statistica - il divario con la media Ue a 27, dove l'incidenza delle donne occupate sul totale dei lavoratori è del 46,3%, rimane ampio. L'Italia resta, insieme a Malta e Grecia, uno dei Paesi europei con la più bassa componente femminile nell'occupazione. (…)
Per Floriana Cerniglia, docente ordinaria di Economia politica all'Università cattolica di Milano e direttore del Centro di ricerche in analisi e economica e sviluppo economico internazionale (Cranec), «alla base dei ritardi sul lavoro femminile ci sono i gap infrastrutturali del Mezzogiorno, dalla rete ferroviaria e autostradale, per arrivare agli ospedali e all'edilizia scolastica. Sono le infrastrutture fisiche e sociali che creano sviluppo e crescita», spiega. (…)