L'lstat stima un Pil al +0,2% nel secondo trimestre, comunque superiore alle attese. Confindustria: «L'indusiria frena (2,4%)». Monacelli (Bocconi): «Paghiamo la dimensione ridotta delle imprese». Rotondi (Cattolica): «PIÙ attenzione ai fondi del Pnrr»
Avvenire, 31 luglio 2024
Un'economia che cresce, ma senza sprint, con una significativo indebolimento nell'industria e con i servizi che vivono soprattutto dei buoni dati di un comparto però effimero. E a basso valore aggiunto come il turismo.
Ci va meglio rispetto ad altri paesi, innanzitutto la Germania (-0,1%), ma siamo molto dietro alla crescita della Spagna (+0,8%) e in ritardo anche sulla Francia (+0,3%).
I dati Istat diffusi ieri mattina regalano all'Italia, per il secondo trimestre 2024, soltanto un +0,2% di PIL rispetto al trimestre precedente, quando il dato viaggiava su +0,3 %. Si tratta del quarto risultato consecutivo con il segno più, sottolinea l'istituto di statistica, evidenziando che «questa continuità della fase di espansione. Congiunturale, seppure di lieve entità, si accompagna a un rafforzamento del tasso tendenziale di crescita, pari allo 0,9%».