Università Cattolica del Sacro Cuore

Duncan Isadora, L’Arte della Danza.

Libri

Isadora Duncan, L’Arte della Danza, a cura di E.B. Nomellini - P. Veroli, L’Epos, Palermo 2007

Donna eccentrica e affascinante, Isadora Duncan ha rivoluzionato l’arte della danza ed è stata fonte di ispirazione per artisti come Auguste Rodin e Gabriele D’Annunzio.
Nata nel 1877 a San Francisco, riceve dalla famiglia un’educazione eclettica e del tutto inusuale per l’epoca, nutrita di sensibilità artistica e amore per la natura e la libertà. Da questo retroterra matura in lei il desiderio di danzare e fare del suo corpo in movimento un’opera d’arte, e al tempo stesso prendono le mosse tutte le novità che la ballerina apporta al linguaggio coreutico: dall’abbandono delle scarpette a punta e del virtuosismo della danza classica alla scioltezza dei movimenti costruiti sul modello delle onde del mare o delle menadi danzanti raffigurate sugli antichi vasi greci.
Nel libro L’Arte della Danza, il saggio introduttivo di Patrizia Veroli – Una pioniera del modernismo – ripercorre l’itinerario artistico della Duncan, ricostruendo il fermento della società americana in cui vive, le fonti a cui attinge – da Delsarte a Nietzsche sino a Darwin –, i viaggi in Grecia e in Europa da cui trae ispirazione e in cui ha modo di esibirsi e fondare scuole di danza, e delinea sinteticamente ed efficacemente i principali nodi teorici attorno a cui ruotano le sue riflessioni estetiche.
Il cuore del libro in questione, infatti, è costituito da alcuni scritti stesi dalla ballerina in diverse occasioni – tra il 1905 e il 1927 – e che nell’inverno del 1926, con l’aiuto dell’amico e studioso Sheldon Cheney, la Duncan comincia a rivedere in vista di una loro pubblicazione collettanea. Nel settembre del 1927, però, la danzatrice muore in un tragico incidente stradale. Cheney decide qualche mese più tardi di pubblicare ugualmente una silloge degli scritti dell’amica, pur sapendo di realizzare un’opera parziale, non rivista né approvata in modo definitivo dalla Duncan, e la intitola The Art of Dance, esplicita parafrasi di The Art of Theatre di Gordon Craig, compagno di vita per diversi anni della danzatrice.
Oggi l’antologia è finalmente disponibile in italiano grazie alla traduzione di Patrizia Veroli ed è accompagnata da un apparato iconografico inedito: gli schizzi che il famoso pittore livornese Plinio Nomellini ha fatto della «divina Isadora» durante il suo soggiorno in Italia nel 1913. Alla fine del volume, infine, insieme a due sintetiche biografie della ballerina e dell’artista italiano, compaiono sia il resoconto dettagliato di questo viaggio sia una raccolta delle recensioni degli spettacoli romani della danzatrice del 1912, entrambi curati da Eleonora Barbara Nomellini, nipote del pittore.
L’Arte della Danza, grazie alle riflessioni di una danzatrice d’eccezione e a questo apparato storico, critico e iconografico che le accompagna, è uno strumento e un’occasione per penetrare nell’intimo di una disciplina artistica in gran parte ancora misconosciuta.

Laura Aimo

Autore: Duncan Isadora

Anno: 2007