Università Cattolica del Sacro Cuore

Il patrimonio teatrale come bene culturale: l'archivio storico del Piccolo Teatro di Milano

Obiettivi scientifici

I documenti teatrali sono oggetti problematici: si tratta di materiali eterogenei dispersi nei luoghi più diversi, spesso non pensati ai fini della conservazione del patrimonio teatrale. È questa una delle più grandi difficoltà (e il fascino) della ricerca teatrale.
Nonostante gli ultimi decenni abbiano visto il proliferare di centri di documentazione specializzati, la conservazione del patrimonio teatrale rimane pur sempre un fatto eccezionale, regolato in Italia solo parzialmente da leggi e normative.
È necessario pensare con urgenza a un momento di riflessione che tenga conto anche delle nuove leggi sul patrimonio teatrale e sul deposito legale, che si ponga come obiettivo la definizione di precise strategie utili all’effettivo riconoscimento del patrimonio teatrale come bene culturale. Tale riconoscimento non potrà non coincidere anche con un complessivo riconoscimento delle esigenze degli studiosi di spettacolo dal vivo in sede di catalogazione dei beni culturali.
Risulta necessario dunque dare visibilità nazionale internazionale a questa problematica definendo modalità efficaci di trattamento del documento teatrale.
Da questo punto di vista è di fondamentale importanza strategica la collaborazione-convenzione che qui si istituisce tra l’Università Cattolica di Milano (Centro di Ricerca CIT Mario Apollonio) e l’Archivio Storico del Piccolo Teatro di Milano.

Biblioteche, musei e centri specializzati in documentazione sono stati aperti in Italia, salvo qualche eccezione (Burcardo, Scala), solo a partire dalla seconda metà del Novecento, anche se la loro prima concezione risale almeno agli inizi del secolo.
È un dato storicamente accertabile il fatto che le prime grandi raccolte di documenti teatrali siano dovute all’iniziativa di singoli individui. La collezione privata è spesso il luogo d’elezione della memoria del teatro. Lo dimostrano tra l’altro la maggioranza delle biblioteche e musei specializzati italiani. Ancora oggi dobbiamo spesso agli studiosi (o appassionati) il costituirsi di archivi e collezioni teatrali. Salvo rari casi gli attori conservano invece poca documentazione del proprio lavoro (o se conservano non riordinano, destinandola all’oblio).
Un discorso diverso andrebbe invece fatto per i registi e altre figure professionali, in genere più attente (anche per motivazioni di produzione artistica) alla documentazione del proprio lavoro oltre che all’utilizzo delle risorse messe a disposizione dalle istituzioni conservative. Georges Banu ha scritto vent’anni fa un libro prezioso, solo di recente tradotto in italiano, sulle relazioni tra regia e memoria del teatro, intesa anzitutto in quanto ri-creazione d’artista; sottolineava anche, in conclusione, che «il regista-autore mal sopporta il dissolversi della memoria e intende combatterla procedendo lui stesso alla costituzione di archivi, o invitando gli altri a farlo. Ciò spiega perché, oltre lo sviluppo del gusto per l’immagine, legata all’epoca, il regista contribuisce anche lui, a mantenere, sempre di più, il culto della traccia visibile».
Andranno ancora studiate nello specifico le connessioni tra nascita e affermazione della regia e costituzione di archivi e musei del teatro. Le coincidenze cronologiche tra i due fenomeni, che risalgono alla Francia della seconda metà dell’Ottocento (se non prima), non saranno casuali. Così come non saranno casuali le coincidenze cronologiche tra avvento della regia in Italia e istituzione dei primi centri di documentazione teatrale. Ne sono un esempio gli archivi e centri studio legati alla attività dei teatri stabili (come il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino, Archivio del Piccolo Teatro di Milano, Centro Studi Teatro Stabile dell’Umbria, Centro Studi e documentazione del Teatro di Roma).
Il presente progetto di ricerca vuole concentrarsi anche su questo aspetto, focalizzando la propria attenzione sull’Archivio Storico del più importante e prestigioso dei teatri stabili italiani: il Piccolo Teatro di Milano. A tal fine ci si concentrerà sul nucleo originario di questo teatro, vale a dire sui documenti ufficiali prodotto dall’anno della fondazione (1947) al 1963.

Obiettivi didattici

Alla base del progetto vi è la necessità dell’Università Cattolica di stabilire sempre più serrati e organici rapporti con le istituzioni che operano nei settori di cui si occupano le discipline curricolari e i corsi di laurea per coniugare teoria e prassi e per favorire i profili professionalizzanti delle loro strutture educative.
Per quel concerne le discipline di area teatrale risulta fondmentale costruire legami con la più importante istituzione teatrale milanese al fine di addestrare gli studenti alle problematiche relative alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio teatrale, con particolare riferimento alla inventariazione e catalogazione dei documenti conservati presso l’Archivio Storico del Piccolo Teatro di Milano.
Il progetto di ricerca, oltre a contribuire all’acquisizione di conoscenze utili all’attività didattica delle discipline presenti nei corsi di laurea dell’Università Cattolica, mira al coinvolgimento di un gruppo di studenti e laureandi (selezionati prevalentemente dal corso di laurea in Scienze dei beni culturali) in attività concrete di valorizzazione del patrimonio archivistico del Piccolo Teatro di Milano, nell’ambito delle attività previste per il lavoro di preparazione della prova finale e di stage curricolare ed extra-curricolare.

Obiettivo documentario-archivistico e di ricerca: catalogazione e inventariazione dell’archivio di via Rovello

La ricerca sul campo si concentrerà sull’archivio dei documenti e della corrispondenza ufficiale del Piccolo Teatro di Milano attualmente conservato nella sede di via Rovello.
L’ipotesi di lavoro prevede la sistemazione e inventariazione dei documenti conservati a partire dall’anno di fondazione dell’istituzione (1947).
Contestuale al lavoro archivistico sarà la individuazione di eventuali temi di ricerche, da pubblicare in volumi monografici, relativi alla storia del Piccolo Teatro e del teatro milanese documentabili in maniera inedita attraverso le fonti reperibili nell’archivio.

La prima fase di lavoro, da maggio a dicembre 2007 prevede, in particolare, i seguenti obiettivi:

  1. inventariazione dell’archivio di via Rovello;
  2. progetto di trasferimento dell’archivio nella attuale sede dell’Archivio Storico del Piccolo Teatro.

Il progetto prevede la pubblicazione dei risultati della ricerca attraverso articoli parziali su rivista e monografie.

Il progetto di ricerca verrà altresì promosso nell’ambito di un convegno internazionale sul Patrimonio teatrale come bene culturale, organizzato dall’Università Cattolica di Milano nell’ambito delle attività del Centro di ricerca CIT Mario Apollonio.

Direzione Scientifica: Annamaria Cascetta; Coordinamento: Stefano Locatelli