- Milano
- Centro di Cultura e iniziativa teatrale "Mario Apollonio" (CIT)
- Scaffale
- Bellati Giovanna (a cura di), Victor Hugo, Hernani.
Bellati Giovanna (a cura di), Victor Hugo, Hernani.
Libri
"Canone", "Europa". Se evochiamo due nozioni così complesse nella denominazione di questa collana editoriale non è per attaccarci a due realtà fisse e acquisite, ma è per guardare a due obiettivi aperti.
Per canone intendiamo quel che è minimamente essenziale per conoscere la cultura teatrale e la vocazione drammatica europea.
Esso accoglie testi in cui i paesi europei hanno espresso pensieri, significati, valori, tecniche, parole che ne hanno manifestato lo spirito e che sono stati reciprocamente accolti costituendo un tessuto connettivo o comunemente riconoscibile come tale.
Non una serie di norme e modelli, ma una lista di testi che sono stati nel tempo costitutivi di una cultura che ha più o meno, in continuità o intermittenza, pur fra contrasti e lotte, pensato a un orizzonte comune.
Canone è qui una tradizione viva, un criterio didattico orientativo, mobile e relativo, soggetto a un continuo processo di convalida. È un patrimonio necessario su cui esercitare le scelte di una memoria selettiva, per progettarsi attivamente. È un viaggio. Un patrimonio del nostro passato intimamente e dinamicamente legato al nostro avvenire.
Mettersi nella prospettiva del canone significa per noi cercare ciò che guarda oltre ai provincialismi dei tempi e dei luoghi.
Con questa serie di libri assumiamo dunque il termine di canone teatrale europeo senza troppe pretese definitorie.
Si selezionano e si analizzano testi che nelle varie epoche storiche dei paesi europei hanno svolto funzioni di snodo o sono stati picchi di tendenze, contemporaneamente nell'area della letteratura drammatica e dell'universo visibile e orale del teatro, per gli aspetti ideologici e per gli aspetti tecnico-formali e che sono diventati canonici, secondo le varie procedure che gli studiosi del problema hanno ampiamente evidenziato.
Storia delle idee e storia delle forme.
Si tratta di aiutarci a prendere coscienza di ciò che ha unito o può unire l'Europa, di ciò che può essere lasciato cadere o essere scambiato con le altre culture nel momento in cui tutti ci affacciamo sul mondo globale e ci disponiamo responsabilmente a costruirlo.
Il teatro è uno dei mezzi di più immediato e forte impatto in questo senso, esso è strutturalmente adatto alla "koinonia" cui, nonostante tanti segni contrari, utopisticamente tanti di noi credono.
Il teatro è un grande strumento per conoscersi, entrare in sinergia, integrarsi salvando identità e differenze, trovare terreni comuni sulla base di emozioni forti e condivise, di incontri gratuiti e pacifici.
Anna Barsotti e Annamaria Cascetta
Premessa ai volumi del Canone Teatrale Europeo
Collana: Canone Teatrale Europeo. Editrice ETS.
Anno: 2010