Università Cattolica del Sacro Cuore

Convegno "Buone pratiche di volontariato giovanile"

Venerdì 17 febbraio 2023 il CESVOPAS ha partecipato al Convegno Nazionale BUONE PRATICHE DI VOLONTARIATO GIOVANILE svoltosi presso TEATRO ARCOBALENO, Via L. Manara 23, Brescia.

Il Convegno, dal respiro nazionale, è organizzato dall'Associazione Bimbo chiama Bimbo, in collaborazione con:

  • CESVOPAS Centro Studi sul Volontariato e la Partecipazione Sociale
  • CSV Brescia
  • CSV Calabria Centro
  • Cooperativa Sociale Agorà Kroton
  • Libera Crotone

 

Il Convegno ha avuto come tema le buone pratiche nella partecipazione sociale giovanile. L'evento è stato esito di un percorso di accompagnamento e valorizzazione dell’operato quotidiano dei giovani volontari dell'Associazione "Bimbo chiama Bimbo" riuniti nel gruppo Care Bimbo, che svolgeranno il ruolo di moderatori nello svolgimento del convegno.

Il coinvolgimento di alcune realtà del terzo settore del crotonese (Cooperativa Agorà Kroton e Libera coordinamento provinciale Crotone), incontrate nel corso degli anni da Bimbo chiama Bimbo grazie all’attivazione estiva dei propri volontari nei campi di contrasto alla povertà sociale e alle mafie, ha voluto raccontare un contesto, quello calabrese, fervido in materia di buone prassi sul tema.

A fare da cornice, i CSV (Centro Servizi Volontariato) di Brescia e Calabria Centro per analizzare la situazione attuale e proporre due punti di vista diversi.

Ha chiuso il convegno un momento di convivialità.

L'intervento del CESVOPAS

Foto intervento CESVOPAS: Valeria Della Valle, Emanuele Serrelli, Livia Cadei, Alessia Tabacchi

L'intervento del CESVOPAS è stato organizzato in tre parti:

1. IL PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO: GIOVANI, VOLONTARIATO E PARTECIPAZIONE SOCIALE: ALCUNI DATI DI CONTESTO (Livia Cadei e Emanuele Serrelli)

  • Dati di ricerche nazionali 
  • Dati della ricerca “Volontariato giovanile ed emergenza sanitaria” del CESVOPAS (2020) 
  • Domande aperte

2. IL PUNTO DI VISTA DELL’ORGANIZZAZIONE : IL GRUPPO DEI GIOVANI VOLONTARI DI “BIMBO CHIAMA BIMBO” (Valeria Della Valle)

  • Attività svolte come volontari di Bimbo 
  • Storia e tappe del percorso di formazione del gruppo, alcuni “numeri” 
  • Modalità di cura 
  • Idea del convegno e percorso di preparazione 

3. LA VOCE DEI GIOVANI VOLONTARI: I RISULTATI DELL’INCONTRO CON I GIOVANI VOLONTARI (Alessia Tabacchi)

Questa terza parte si è basata su un dialogo tra CESVOPAS e giovani volontari in merito al loro impegno all’interno dell’associazione.

La prima proposta del CESVOPAS è stata la somministrazione di un questionario con domande stimolo che indagassero le dimensioni della motivazione, delle parole e gesti del volontariato, del tempo e delle relazioni. Al questionario hanno risposto 15 giovani volontari.

Le motivazioni sottese alla scelta di fare volontariato sono in particolare il desiderio di aiutare altri e di donare qualcosa di sé. Una ragazza dice: “Faccio volontariato per donare del tempo e sorrisi agli altri, per provare a migliorare la giornata a qualcuno e per aiutare chi ne ha bisogno”. Questo approccio diventa, al contempo, una possibilità per “mettere a frutto il proprio tempo con dei risvolti positivi per gli altri, oltre che per sé” proprio per il guadagno che deriva dall’esperienza. / È molto forte questo intreccio fra crescita personale e culturale e opportunità per il contesto comunitario in cui si è inseriti. dice una ragazza: “Iniziando a fare volontariato ho trovato la mia strada e mi sono resa conto che non c’è niente di migliore al mondo di vedere un sorriso sugli altri che tu stessa hai contribuito a creare tramite le tue azioni. E in poco è cambiato il mio modo di gestire il tempo, di vedere gli altri, di affrontare i miei studi”. Il contesto associativo si rivela, inoltre, un ambiente arricchente e una risorsa per accrescere la propria cerchia relazionale, in un orizzonte di dialogo intergenerazionale. 

I ragazzi sono stati invitati a riflettere su parole e gesti che associano al volontariato. Le parole rimandano a valori quali altruismo, amore, unione, dono, solidarietà; ad uno stile improntato all’aiuto, alla relazione, alla collaborazione e condivisione; ma anche a dimensioni connesse con la felicità e il divertimento. Si sta bene in associazione. I gesti del volontariato si dipanano nell’orizzonte del donare, che ancora si attesta come possibilità di offrire all’altro tempo, ascolto, attenzione ed è un’occasione per apprendere  e ricevere in umanità. Si scorge il profilo di un volontario che cammina accanto, sorride, abbraccia, accarezza, che accompagna in momenti di gioia, ma anche di sofferenza. 

Il questionario ha poi voluto sondare le reti relazionali dei giovani per capire se attorno a loro ci fossero familiari e amici con esperienza di volontariato. Si nota come molti di loro hanno sia familiari sia amici impegnati in contesti associativi. L’esempio di adulti o pari diventa un volano per la motivazione personale al volontariato. 

La seconda proposta del CESVOPAS è stata un momento di confronto all’interno di 4 focus group, durante i quali, a partire da alcune immagini stimolo, sondare con i giovani le dimensioni della motivazione, dei valori, delle rappresentazioni e dei gesti del volontariato. Al termine, ciascun gruppo in autonomia ha realizzato un video sintetico, esemplificativo di quanto emerso dal confronto. 

Si percepisce una visione di volontariato come «accompagnamento» gratuito – fisico ed emotivo – del prossimo; ma anche come occasione formativa, in cui si acquisisce un habitus di relazione con gli altri (che progressivamente diviene naturale) – uno stile improntato al bene comune, basato sull’incontro, sulla conoscenza e sull’accoglienza. Il volontariato diventa una palestra di vita quotidiana, modello di una società (il mondo giusto) che vorrebbero vivere . 

Alcune suggestioni: un volontario dice “ho scelto l’immagine del ragazzo che passeggia in luoghi inesplorati... perché quando vengo a Bimbo chiama bimbo conosco sempre delle persone nuove ed è un ambiente diverso tutte le volte, me ne vado con qualcosa in più e con idee in testa diverse. Mi fa sentire bene”. Vi è poi chi mette in luce come nel volontariato sia riconosciuto il valore della persona, il diritto alla identità e alla dignità dell’altro. Diventa così un’esperienza in cui si illumina il proprio percorso mentre intanto illumini l’esterno, e dove si alimenta la speranza accompagnando le persone

Fare volontariato significa, in ultimo, «fare comunità», contribuire alla costruzione di una società più equa, giusta e inclusiva. 

All'intervento del CESVOPAS è seguito un montaggio di video realizzati dai ragazzi stessi.